La tua azienda è a Bologna? Ecco i nuovi voucher digitali. 10.000€ per progetti di consulenza e formazione.

E’ tempo di bandi. Archiviata la pratica voucher digitalizzazione del MISE (almeno per quanto riguarda la domanda e l’assegnazione), passiamo ad un’altra interessante opportunità: il bando Voucher Digitali I4.0 – Anno 2018 della Camera di Commercio di Bologna.  Il bando  mette a disposizione un totale di 840.000€ per contributi a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili. L’importo massimo del voucher potrà essere di 10.000€.

Interessa tutte le imprese del territorio bolognese che siano interessate a innovazioni riguardanti le tecnologie digitali, sia per nuovi progetti che per il consolidamento di percorsi già intrapresi.

Una prima importante precisazione riguarda le attività finanziabili, perché tutti i bandi camerali prevedono contributi esclusivamente per attività di consulenza e formazione, e non per la realizzazione del progetto. La Camera di Commercio di Bologna ha inserito tra i costi finanziabili anche quelli relativi a software, licenze e canoni di servizi cloud, rigorosamente se inerenti alle consulenze e i progetti formativi erogati.

Quindi se cercate finanziamenti per realizzare un sito e-commerce questo non è il bando giusto. Invece, se siete interessati a una consulenza per sapere quale sia il miglior software CRM adatto alla vostra azienda il bando vi riguarda, perché potrete inserire nella domanda anche il finanziamento per la formazione e per le licenze del software. Noi che siamo innamorati di HubSpot (vedi il nostro articolo sui CRM) e conosciamo bene i costi di una versione Professional o Entreprise abbiamo le orecchie dritte. Un altro caso può essere quello di un’azienda che ha iniziato un percorso di digitalizzazione ma necessita di una consulenza per poter formare il proprio personale  nella gestione delle nuove tecnologie. 

Il bando rientra nel “Piano Nazionale Impresa 4.0” del Ministero dello Sviluppo Economico e del progetto “Punto Impresa Digitale” (PID) della Camera di commercio bolognese che ha il fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese.

E’ importante vedere quali sono gli scopi principali che muovono le intenzioni della Camera di Commercio, perché è bene averle chiare quando si dovrà redarre il progetto:

  1. Creare collaborazioni tra le imprese e i soggetti altamente qualificati nell’utilizzo delle tecnologhe Industria 4.0. Questo è un aspetto importante, perché gli imprenditori si sentono dire che devono digitalizzare le proprie aziende, ma spesso non conoscono nello specifico il significato e le opportunità di questo processo, oppure non sanno a chi rivolgersi per metterle in pratica.
  1. Promuovere l’utilizzo di soluzioni e tecnologie presenti nel Piano Nazionale Impresa 4.0, stimolando quelle aziende che necessitano di consulenza vista la complessità di alcuni strumenti tecnologici.

Gli ambiti tecnologici per i quali si può chiedere il voucher sono divisi in due elenchi:

Elenco 1:

  • soluzioni per la manifattura avanzata
  • manifattura additiva
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa del e nell’ambiente reale (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
  • simulazione
  • integrazione verticale e orizzontale
  • Industrial Internet e IoT
  • cloud
  • cybersicurezza e business continuity
  • Big Data e Analytics
  • Soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate all’ottimizzazione della gestione della supply chain e della gestione delle relazioni con i diversi attori (es. sistemi che abilitano soluzioni di Drop Shipping, di “azzeramento di magazzino” e di “just in time”)
  • Software, piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-impresa, impresa-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field; incluse attività connesse a sistemi informativi e gestionali – ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, etc.- e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc).

bando digitalizzazione

 

Elenco 2:

Questo secondo elenco dipende dal primo, le voci che seguono vanno quindi prese in considerazione solo come espansione o azione successiva di un processo tecnologico presente nel primo elenco, sempre limitatamente ai servizi di consulenza:

  • sistemi di e-commerce
  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet e fatturazione elettronica
  • sistemi EDI, Electronic Data Interchange
  • geolocalizzazione
  • tecnologie per l’in-store customer experience
  • system integration applicata all’automazione dei processi

Se quindi siete interessati alla soluzione “sistemi di e-commerce” questa dovrà essere collegata ad un’attività dell’elenco 1, per esempio un progetto di Drop Shipping che preveda anche il commercio elettronico per la vendita finale.

bando digitalizzazione cameracommerciobologna

La Camera di commercio ha individuato due tipologie di innovazione tecnologica, definite misure.

E’ bene studiarsele attentamente perché prevedono due percorsi distinti, una misura esclude l’altra (non è possibile presentare più di una domanda), la modalità di ammissione delle richieste avviene in modo diverso e anche le cifre messe a disposizione sono diverse:

Misura A:

Progetti indirizzati alla introduzione delle tecnologie che coinvolgano più imprese.

In questo caso deve essere una singola impresa a presentare la domanda, inserendo l’elenco di tutte le imprese coinvolte. Sono ammissibili spese:

  • per servizi di consulenza relativi a una o più tecnologie tra quelle previste dal bando;
  • attività di formazione specialistica complementare alla consulenza, sempre se inerenti alle tecnologie presenti nel progetto;
  • spese sostenute per software, licenze software, canoni di utilizzo software in cloud (sempre se inerenti al progetto e all’innovazione tecnologica per la quale si sta richiedendo il voucher).

Disponibilità: 250.000 €

Importo voucher min-max: 6.000 – 10.000 €

Modalità di ammissione: avviene per procedura valutativa a graduatoria. Al progetto verrà assegnato un punteggio e di conseguenza creata una classifica. L’assegnazione dei fondi avverrà quindi seguendo la graduatoria fino a esaurimento delle risorse assegnate. 

Il superamento dell’istruttoria amministrativa iniziale non è l’unico scoglio, successivamente sarà effettuata una valutazione di ammissibilità tecnica per valutare l’ammissione del contributo.

 

Misura B:

Riguarda le domande presentate da singole aziende per servizi di formazione e consulenza necessarie per l’introduzione delle tecnologie elencate sopra, comprensive delle eventuali spese di licenza software o abbonamenti per i servizi in cloud.

Disponibilità: 590.000 €

Importo voucher min-max: 6.000 – 10.000 €

Modalità di ammissione: è prevista una procedura a sportello valutativo secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Questo è un aspetto fondamentale, perché l’assegnazione dei fondi avvengono seguendo l’elenco fino ad esaurimento. Se siete interessati a questa misura sarà quindi importante il tempismo: prima presentate la domanda meglio è.

Come per la misura A l’ammissione “amministrativa” non basta, successivamente sarà svolta una valutazione sull’attinenza della domanda rispetto agli ambiti tecnologici richiesti dal bando.

 

Vi è andata male e non siete stati ammessi? Non disperate, perché un responso negativo non è detto che sia definitivo. Infatti il bando fa riferimento a 3 responsi:

  1. Domande ammesse e finanziabili: in questo caso potete stare tranquilli, il vostro progetto riceverà i fondi.
  2. Domande ammesse ma non finanziabili per esaurimento delle risorse a disposizione, quindi a causa di posizione bassa in graduatoria. In questo caso non bisogna darsi per sconfitti, perché se nei 90 giorni successivi si liberano delle risorse a seguito di rinunce, queste saranno riassegnate seguendo la graduatoria.
  3. Domane non ammesse per mancato superamento di una delle due istruttorie (amministrativa o tecnica). In questo caso non c’è nulla da fare, è andata male.

 

Prima di concludere, alcune importanti precisazioni:

  1. I costi di licenze non possono superare quelli della consulenza per relativo software;
  2. Le aziende che hanno già beneficiato del bando Voucher Digitali I4.0 2017 non sono considerate ammissibili;
  3. Il fornitore dei servizi deve avere sede nell’Unione Europea;
  4. Non sono ammissibili progetti formativi che prevedano l’erogazione di formazione obbligatoria per legge;
  5. La richiesta del voucher deve avvenire prima dell’avvio dell’attività di consulenza o formazione.

E un importante consiglio: preparate tutto per tempo. Compilate la documentazione con largo anticipo firmando tutto digitalmente:

    1. il modello base telematico;
    2. modulo di domanda (attenzione, per la misura A e la misura B la modulistica è diversa, qui trovate tutti i dettagli);
    3. I preventivi di spesa;
    4. l self-assessment di maturità digitale.

Non fatevi trovare impreparati, perché in questo caso le tempistiche sono fondamentali:  la presentazione delle domande deve avvenire dalle ore 9:00 del 17/9/2018 alle ore 13:00 del 3/10/2018. Il bando potrebbe essere chiuso anticipatamente per esaurimento delle risorse, inoltre per le richieste riguardanti la Misura B vale l’ordine di presentazione delle domande. Quindi questa volta il tempismo conta, preparatevi per tempo e inviate tutta la documentazione il prima possibile. Anche un ritardo di pochi giorni, causato magari da un documento non compilato correttamente, può essere fatale.

Sei pronto a presentare la tua domanda? Di che tipo di consulenza o formazione senti il bisogno?

Se vuoi fare due chiacchiere con noi sai dove trovarci.

Riferimenti:

https://www.bo.camcom.gov.it/it/promozione-interna/voucher-digitali-i40-anno-2018

Delibera Camera di Commercio

FAQ: https://www.bo.camcom.gov.it/it/promozione-interna/faq-voucher-digitali-i40-2018

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