Google AI Overview: la nuova era della Search tra SEO, AI e branding 

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Se in questi giorni avete cercato qualcosa su Google – ed è molto probabile – vi siete forse sentiti un po’ spaesati davanti al primo risultato comparso sul vostro schermo, probabilmente molto simile a questo: 

AI Overview

Niente blue link e niente link sponsorizzati, la famosa prima posizione di Google è oggi occupata da una grande novità: AI Overview, la feature di Google – rilasciata da pochi giorni in Italia – che integra l’AI nell’esperienza di ricerca dell’utente. 

Google apre così una nuova fase per la Search Experience: una svolta che, per chi si occupa di marketing digitale come noi, chiama in causa non solo la SEO, ma anche la qualità dei contenuti, l’esperienza utente e la capacità dei brand di comunicare in modo chiaro, autorevole e coerente. L’AI non è un ostacolo ma un’opportunità: un alleato che spinge a creare contenuti sempre più efficaci, pertinenti e distintivi.  

Una nuova esperienza di ricerca: cos’è AI Overview 

AI Overview è basata su Gemini, l’AI generativa proprietaria di Google, e genera una sintesi automatica delle risposte più rilevanti a una domanda direttamente nella parte alta della pagina dei risultati (SERP). Non si tratta di semplici snippet, ma di veri e propri mini-risultati conversazionali, costruiti dall’algoritmo sulla base di fonti selezionate. 

Questa innovazione segna un punto di svolta nell’esperienza di ricerca, perché ridisegna il modo in cui gli utenti interagiscono con le informazioni online. Se prima l’obiettivo principale della SERP era guidare l’utente verso i siti più pertinenti, oggi l’AI di Google punta a fornire risposte immediate e contestualizzate, riducendo il bisogno di cliccare su più link per trovare ciò che serve. 

Insomma, l’utente ottiene un riepilogo immediato che cerca di rispondere il più possibile alla domanda che ha posto al motore di ricerca, spesso senza dover cliccare su alcun link. Questo apre nuovi scenari per la SEO e la creazione di contenuti, in cui essere presenti tra le fonti di AI Overview significa garantire visibilità in un contesto sempre più basato sull’intelligenza artificiale e sulla pertinenza delle informazioni

Search, regolazione e trasparenza: il contesto europeo 

Il lancio di AI Overview arriva pochi giorni dopo che la Commissione Europea ha sollevato osservazioni formali ad Alphabet, la holding di Google, per possibili violazioni del Digital Markets Act (DMA). Tra i punti sollevati vi sono il funzionamento di Google Search e il ruolo di Google Play, in particolare per valutare se Google stia dando preferenza ai propri servizi nei risultati di ricerca. 

Questo scenario mette in evidenza una questione importante ossia l’equilibrio tra innovazione e regolamentazione poiché da un lato Google continua a spingere verso un’esperienza di ricerca sempre più avanzata grazie all’AI, dall’altro le istituzioni europee monitorano con attenzione per garantire che l’evoluzione della Search Experience non comprometta la concorrenza e la trasparenza del mercato digitale. 

L’introduzione di AI Overview potrebbe rientrare in questa cornice, anche se è ancora presto per trarre conclusioni. Sarà interessante osservare come Google intenda bilanciare innovazione e trasparenza, soprattutto in un contesto normativo europeo sempre più attento alla neutralità delle piattaforme digitali. 

SEO, contenuti e fiducia: cosa cambia davvero? 

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E dunque che succede per tutti noi che lavoriamo ogni giorno con – e su – Big G, soprattutto lato SEO? 

Semplice: con AI Overview la SEO si trasforma – certo non sparisce – ma evolve verso una nuova dimensione. È un’evoluzione che porta a nuovi modi di interpretare la qualità e la pertinenza delle informazioni, spingendo i professionisti del settore a ripensare le proprie strategie. Questo non significa solo ottimizzare per i motori di ricerca, ma produrre contenuti che creino fiducia, che siano genuini e ben strutturati e quindi la SEO si adatta a una nuova visione più strategica e relazionale, dove il focus è sulla qualità dell’esperienza utente. 

E questi sono, secondo noi di BIG Digital, i principali cambiamenti su cui porre attenzione: 

Visibilità indiretta 

I link tradizionali scivolano più in basso nella SERP, per cui la visibilità passa anche dalla capacità di essere fonte per l’IA di Google, anche se non sempre citata esplicitamente. 

Contenuti rilevanti e strutturati 

Diventa centrale la chiarezza espositiva: risposte sintetiche, contenuti ben strutturati, uso intelligente di intestazioni, tabelle e liste aumenteranno la probabilità di essere “letti” e selezionati dalla AI. 

Autorevolezza e branding 

L’algoritmo privilegia contenuti percepiti come affidabili, coerenti e firmati da fonti attendibili. E quindi anche qui entrano in gioco branding, reputazione digitale e presenza multicanale. 

Nuovi KPI da considerare 

Eh già, non basterà più monitorare il traffico organico o il CTR: sarà importante osservare dove e come i contenuti appaiono nelle risposte AI, e quanto riescono a mantenere vivo l’interesse dell’utente. 

Un nuovo approccio alla strategia digitale 

Insomma, l’arrivo di AI Overview impone a tutti noi che lavoriamo nel marketing digitale un cambiamento di prospettiva: si passa dalla centralità del link alla centralità della risposta

In uno scenario come questo le aziende e i content strategist dovranno impegnarsi a lavorare su: 

  • Fornire risposte chiare e concise: strutturare i contenuti in modo da rispondere direttamente alle domande comuni, utilizzando un linguaggio semplice e diretto; 
  • Strutturare il contenuto in modo logico: utilizzare intestazioni, elenchi puntati e markup per facilitare la comprensione e l’estrazione delle informazioni da parte dell’AI; 
  • Dimostrare autorevolezza e affidabilità: includere biografie degli autori, citare fonti esterne autorevoli e aderire ai principi di E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità) per aumentare la credibilità dei contenuti; 
  • Adottare un approccio educativo: concentrarsi sull’informare ed educare il lettore piuttosto che sulla promozione diretta, allineandosi con l’obiettivo di AI Overview di fornire risposte informative; 
  • Dare più importanza alla Link Building e al Digital PR 

Un approccio che ricorda molto quello necessario per affrontare il Messy Middle, il concetto introdotto da Google per descrivere la complessa e frammentata fase decisionale che vive ogni utente. Una fase in cui ogni contenuto può influenzarlo, o disorientarlo. 

L’AI Overview si inserisce come possibile facilitatore, ma anche come filtro che seleziona ciò che vale la pena leggere. 

Certo, non esiste ancora una ricetta definitiva, ma alcune direzioni sono già chiare: 

  • Produrre contenuti chiari, accurati e ben referenziati 
  • Curare la reputazione online, dalle recensioni al knowledge panel 
  • Testare nuovi formati e monitorare l’impatto nelle SERP con AI Overview 
  • Integrare SEO e content strategy in una visione più ampia, coerente con il brand 

L’AI Overview è già realtà: come possono adattarsi le aziende? 

Con l’introduzione di AI Overview, le aziende non possono più limitare i propri contenuti alla SEO tradizionale. Cosa possono fare concretamente le aziende, oggi?  

Come abbiamo visto nelle righe sopra, l’intelligenza artificiale di Google seleziona e sintetizza le informazioni, privilegiando contenuti chiari, autorevoli e realmente utili per l’utente. Questo significa che le imprese devono adottare un approccio strategico e qualitativo, basato su tre azioni fondamentali:  

  • Creare contenuti di valore, che rispondano in modo diretto e approfondito alle domande degli utenti, anticipandone i bisogni e fornendo informazioni affidabili. 
  • Curare autorevolezza e credibilità, puntando su fonti verificate, segnali di fiducia, come recensioni e citazioni, e una comunicazione coerente con il proprio brand. 
  • Ottimizzare l’esperienza utente, rendendo i contenuti facilmente accessibili, strutturati e navigabili su tutti i dispositivi. 

L’obiettivo è comparire tra le fonti selezionate dall’AI, ma anche rimanere un punto di riferimento nel percorso informativo dell’utente, trasformando la ricerca in un’opportunità per rafforzare la propria presenza online e la relazione con il pubblico. 

Conclusione 

L’arrivo di AI Overview rappresenta una nuova tappa dell’evoluzione digitale. Non si tratta solo di tecnologia, ma di un cambio culturale nel modo in cui contenuti, brand e utenti interagiscono. 

Per chi lavora nel digital marketing è il momento di osservare, sperimentare e adattarsi. Perché dietro ogni sintesi AI, c’è – ancora – il lavoro di chi riesce a comunicare bene. 

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