Al giorno d’oggi i social media giocano un ruolo fondamentale nella crescita di un’azienda; dunque, è necessario sfruttarne il potenziale e capire come sfruttarli al meglio.
Nell’articolo Strategia sui social media: dall’obiettivo all’azione abbiamo parlato dell’importanza della definizione di una strategia con obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Raggiungibili/Achievable, Rilevanti e Temporalmente definiti) e di come scegliere i giusti topic di cui parlare abbinandoli ai traguardi.
Ora è il momento di approfondire e passare alla seconda fase, una volta che abbiamo chiari i nostri obiettivi come scegliamo il social giusto?
La scelta della piattaforma non è solo una questione di preferenze personali, ma una vera e propria decisione strategica basata su dati e domande che dobbiamo porci al fine di trovare una risposta. Ogni social offre caratteristiche uniche e risponde a specifici bisogni degli utenti.
Fare la scelta giusta significa aver compreso la propria audience e il comportamento che attua in ogni piattaforma.

Analisi del pubblico e del contenuto, come lavorare in sinergia?
Al fine di ottenere i risultati aspettati, è di fondamentale importanza allineare i bisogni del nostro target ai contenuti che andremo a trattare.
Questo significa non solo conoscere le caratteristiche demografiche del nostro pubblico, ma anche capire i loro interessi e comportamenti online. Adattare il contenuto ai bisogni specifici del pubblico di riferimento ci permette di creare messaggi pertinenti e coinvolgenti, migliorando il tasso di interazione.
Inoltre, è essenziale che il contenuto non solo risponda alle domande del target, ma sia anche in grado di stimolare un’azione in base alla CTA richiesta, che si tratti di un commento, di una condivisione o di una conversione.
Conoscere il proprio target
Come prima cosa dobbiamo conoscere gli utenti a cui ci rivolgiamo.
Un target di professionisti e decisori aziendali potrebbe essere maggiormente presente su LinkedIn, ma dobbiamo sempre tenere a mente il nostro prodotto e cosa vogliamo comunicare al fine da non dare per scontato che questi utenti siano attivi solo su una piattaforma. Per esempio, gli stessi decisori aziendali potrebbero essere attivi su Instagram in altri orari della giornata e, quindi, potrebbero far parte di un’altra audience, che non ha strettamente a che fare con il lavoro.
Inoltre, non è obbligatorio utilizzare un unico social, in base al contenuto che offriamo la nostra azienda può essere presente sia su LinkedIn, per post più professionali come eventi o case studies, che su Instagram, pubblicando post informativi e con un template definito e studiato.
Adattare il contenuto
Una volta chiarito il nostro target, dobbiamo collegare il nostro messaggio alla piattaforma adatta. Ogni social ha un formato che funziona meglio, per esempio, su TikTok funzionano bene i brevi video in grado di coinvolgere l’utente, mentre Instagram potrebbe essere meglio per contenuti visivi di alta qualità, come immagini o storie.
Diventa quindi di massima importanza adattare il contenuto al contesto del social. Non tutti i contenuti funzionano ovunque, per questo è necessario tenere conto del proprio pubblico per assicurarsi un alto engagement.

Valutazione delle opportunità organiche e dei KPI specifici per piattaforma
Per scegliere la piattaforma che fa per noi e quindi poter ottenere i risultati sperati è utile tenere in considerazione alcuni indicatori specifici. Eccone alcuni:
- Adattabilità del contenuto
- Presenza del proprio pubblico di riferimento
- Livello di competizione organica
- Tipo di interazione che offre la piattaforma
Clicca qui sotto per ottenere le domande che ti guideranno nella scelta del social più adatto!

Best practices per crescere organicamente
Ora che hai consapevolezza del tuo target, del contenuto e hai letto la nostra check-list, ecco alcune best practices che puoi adottare sulle principali piattaforme al fine di ottimizzare la tua crescita organica.
Instagram premia la continuità e la qualità dei contenuti, diventa quindi importante pubblicarne regolarmente di accattivanti. Per crescere in organico è importantissimo ottimizzare il profilo tramite una descrizione efficace, l’uso di hashtag e parole chiave rilevanti, l’utilizzo di stories in modo da stimolare l’interazione giornaliera e mantenere vivo l’interesse del pubblico, e creare reel al fine di aumentare la copertura.
Nonostante l’arrivo di piattaforme più immediate come Instagram o TikTok, Facebook rimane comunque un social che può essere utile per la creazione di gruppi tematici e community.
I gruppi, infatti, permettono di creare contenuti attorno ad un determinato tema e generare conversazioni che rafforzino il senso di appartenenza.
Ricorda però che prima di voler creare un gruppo all’interno di Facebook, è necessario avere una community disposta a discutere degli argomenti che proponi, senza una base solida è molto difficile far crescere un gruppo.
LinkedIn è ideale per interazioni di tipo B2B, nonostante anche i contenuti al suo interno hanno iniziato a spaziare molto dopo il covid.
Può essere efficace pubblicare regolarmente contenuti dal valore professionale come casi studio, articoli di settore, partecipazione a fiere ed eventi aziendali. In questo social è importante mostrarsi autorevoli nel proprio settore e pubblicare argomenti capaci di stimolare discussioni di carattere professionale.
TikTok
Noto per la sua velocità e immediatezza, TikTok è il social dello svago, ma questo non vuol dire che le aziende non debbano esserci. Qui possiamo pubblicare contenuti più leggeri, riprendendo le tendenze del momento tramite video brevi e coinvolgenti, l’importante è mantenere una pubblicazione costante e senza buchi temporali, ed essere veloci nello sfruttare i trend che ci offre la piattaforma.
Come è intuibile dalle best practices sopraelencate, esistono alcuni elementi comuni da tenere in considerazione nella scelta della piattaforma:
- Costanza di pubblicazione: è fondamentale pubblicare regolarmente sia per mantenere vivo l’interesse del pubblico, sia per non farci penalizzare dall’algoritmo.
- Analisi dei dati: analizzare i dati che ci offrono le piattaforme è di cruciale importanza per capire sia se un contenuto è andato bene o male, sia se ci sono alcuni contenuti preferiti rispetto ad altri, quindi ne possiamo trarre nuovi spunti.
- Interazione: rispondi sempre ai commenti e ai messaggi, anche se negativi, poiché le piattaforme premiano i contenuti che generano conversazioni.
Scegliere la piattaforma giusta richiede un’attenta valutazione del proprio pubblico, del tipo di contenuto da proporre, degli obiettivi che si vogliono raggiungere e delle caratteristiche di ogni social.
Seguendo un approccio strategico, basato sui dati e sulle giuste domande da porsi troverai la giusta piattaforma in cui far crescere il tuo brand.
Ricorda che, in base al contenuto che si vuole comunicare, possono essere utilizzate più piattaforme contemporaneamente!




