L’incubo delle imprese, la seconda pagina di Google

La seconda pagina di Google cos e e come uscirne

Indice:

Esiste un posto nel mondo ritenuto più spaventoso del triangolo delle Bermuda: parliamo della seconda pagina di Google, l’incubo di ogni azienda online.

Uno dei primi traguardi nei progetti in cui si cerca di posizionare il proprio sito all’interno del motore di ricerca Google (ma anche altri!) è il raggiungimento della prima pagina. Questa milestone viene spesso considerata un ottimo punto di partenza poiché, per un determinato intento di ricerca, significa che l’algoritmo ha compreso il significato delle nostre pagine web. La situazione quindi, nonostante sia ovviamente in salita, permette di avere una prima solida base di partenza.

Quando e perché un sito finisce in seconda pagina di Google

Prima di spiegare perché un articolo finisce nella seconda pagina dei motori di ricerca come Google c’è da fare un piccolo appunto. L’obiettivo degli algoritmi dei motori di ricerca è quello di fornire agli utenti un risultato soddisfacente. In gergo, questa situazione viene definita “Needs Met” ovvero, tradotto “soddisfare l’esigenza”. Ogni singola pagina web dispone quindi di un punteggio nascosto, non visibile, che è formato dal “Needs Met” e dalla propria autorità ovvero quanto il motore di ricerca considera attendibile ed autorevole un sito.

Solitamente, al di fuori degli intenti di ricerca molto particolari, la seconda pagina di Google non viene visitata dalla maggior parte degli utenti che infatti trovano la risposta già tra i primi risultati. Dati alla mano infatti, solo il 9% degli utenti raggiunge il fondo della prima pagina. Da queste considerazioni possiamo percepire come i risultati in seconda pagina non soddisfino le aspettative degli algoritmi che, di conseguenza, presumono non possano soddisfare nemmeno le esigenze degli utenti.

Come uscire dalla seconda pagina di Google

Ogni pagina web solitamente non si posiziona per un solo intento di ricerca ma per più parole chiave, spesso molto differenti tra di loro. Essere presenti nella seconda pagina di Google per un numero di parole chiave quindi non dev’essere considerato automaticamente un problema, tutto dipende da quali altre parole chiave abbiamo posizionato ed in quale posizione.

Per scoprire tutte le parole chiave posizionate dal nostro sito web vengono utilizzati strumenti da installare sul proprio sito come Google Search Console oppure strumenti esterni come SeoZoom. Questi software online permettono di analizzare per quali specifiche parole chiave il sito web compare nei risultati di ricerca. Se ad esempio proviamo a cercare la parola chiave “Agenzia di Web Marketing a Bologna”, il primo risultato organico (non a pagamento) è proprio questo sito! Diverso è il risultato quando cerchiamo “consulenza web marketing bologna” dove questo sito occupa nel momento in cui scriviamo l’undicesima posizione, la temuta seconda pagina di Google.

Quando dobbiamo preoccuparci del posizionamento?

Non esiste una risposta univoca e automatica a questa domanda.  Il tutto sta nell’analisi di quali e quante parole chiave consideriamo importanti. Se dovessimo trovarci in seconda pagina con numerose parole chiave che consideriamo fondamentali per la nostra attività, potrebbe essere necessario e urgente svolgere un’analisi SEO (Search Engine Optimization) per scoprire quali sono i problemi che ci impediscono di raggiungere le prime posizioni.  

Un case study SEO, da 5 click ogni sei mesi a 15 al giorno

Come abbiamo appena detto bisogna preoccuparsi del proprio posizionamento quando non riceviamo traffico organico (ovvero naturale, direttamente dai risultati di ricerca Google) che sarebbe fondamentale per la nostra strategia.

Un nostro cliente, ad esempio, si è rivolto a BIG semplicemente per creare un nuovo sito dato che il vecchio non permetteva molte modifiche. Da un’analisi più accurata che abbiamo svolto prima di iniziare i lavori, abbiamo scoperto che il sito non era posizionato nella prima pagina di Google per nessuna parola chiave. Questo succedeva perché nel sito mancavano tutti i meta dati principali (come meta title e meta description) e perché la struttura del sito e delle pagine non era stata pensata per intercettare traffico. Il blog non curato inoltre rendeva vani gli sforzi del titolare.

Cos’abbiamo fatto?

Nella costruzione del nuovo sito abbiamo svolto una keyword research ovvero una ricerca delle parole chiave rilevanti per capire che cosa cercassero gli utenti nel web. Con queste parole chiave abbiamo creato una struttura del sito, uno scheletro, per poter poi costruire le pagine che intercettassero gli intenti di ricerca.

Case Study SEO Seconda pagina di Google

Come visibile dall’immagine, il nuovo sito ha subito ottenuto dei risultati organici appena mandato online a marzo 2022. Con il tempo, grazie anche al feedback positivo degli utenti che, oltre a cliccare sul sito compievano azioni come la compilazione dei form e la lettura di altre pagine, Google ha premiato il nostro cliente aumentando il suo posizionamento e permettendogli di ricevere sempre più utenti.

Oltre al mero dato statistico dei click, il cliente riceve di continuo richieste di informazioni da parte di coloro che sono interessati all’acquisto del suo prodotto proprio da chi trova l’azienda o il blog aziendale su Google! Possiamo quindi parlare di acquisizione dei clienti a costo 0.

Pensi che il tuo sito aziendale stia facendo fatica a posizionarsi? Contattaci per ottenere un checkup digitale che evidenzi i problemi tecnici del tuo sito ed eventuali opportunità per trovare nuovi clienti!

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Paolo Lambertini

Trasformare l’interesse in relazioni durature: è questa la missione della lead generation. E se ti dicessi che questo è possibile anche in ambito B2B?

Andrea Di Marco

Ogni giorno innumerevoli persone utilizzano i motori di ricerca come Google per cercare informazioni, prodotti, servizi e molto altro. Per offrire risultati pertinenti e di qualità quindi è necessario che gli algoritmi dei motori di ricerca ricevano delle ottimizzazioni continue.

Martina Rizzo

Definire la strategia giusta per emergere sui social media è essenziale grazie alla definizione degli obiettivi, alla scelta del social adeguato e ai macro-topic, programmando il calendario e il piano editoriale per creare un legame autentico con il pubblico.